Che cos’è “la questione siciliana” oggi
Oggi in Sicilia hai un intreccio di inchieste che riguardano quasi tutti i pezzi del centrodestra di governo:
- L’ultima in ordine di tempo è l’inchiesta sugli appalti nella sanità, 18 indagati, con accuse a vario titolo di associazione per delinquere, turbativa d’asta, corruzione, che coinvolge Totò Cuffaro, Saverio Romano, dirigenti di ASP e altri funzionari pubblici. Quotidiano Sanità+1
- Questo si inserisce in un quadro più largo: negli ultimi mesi sono finiti sotto inchiesta o a processo assessori, deputati regionali, dirigenti nominati dalla Regione, appartenenti a più partiti della maggioranza (Dc di Cuffaro, Mpa/Lombardo, FdI, Lega, ecc.). La Sicilia+2livesicilia.it+2
- I giornali parlano apertamente di “annus horribilis del centrodestra alla Regione” e di un governo in cui, a oggi, si contano almeno otto parlamentari regionali indagati, oltre a vari manager nominati dalla politica. livesicilia.it+1
Sul piano politico, le opposizioni sintetizzano così:
“Governo di indagati, non possono scaricare tutto sulla Dc di Cuffaro, Schifani deve dimettersi” livesicilia.it+1
Quindi: la “questione siciliana” non è solo l’inchiesta su Cuffaro, ma un accumulo di scandali che investono l’intera maggioranza che sostiene Schifani.
2. Cosa dice Schifani e che cosa fa
Le mosse e le parole di Schifani, in sintesi:
- Dopo le misure richieste dalla Procura, la giunta regionale ha revocato o sospeso dagli incarichi alcuni dirigenti e funzionari indagati, su impulso diretto del presidente. RaiNews+1
- Ha estromesso dalla giunta i due assessori della Dc (Nuccia Albano e Andrea Messina) e ha cambiato gli staff dei loro assessorati, dicendo di voler riaffermare “massima trasparenza, rigore e correttezza istituzionale”. telemontekronio.it
- In un’intervista e in successive dichiarazioni ha parlato esplicitamente di:
- “sistema-partito nella Dc”, distinto dagli altri casi che riguardano “singoli assessori”;
- decisione “dolorosa ma dovuta” per tutelare Regione e cittadini;
- volontà di non dimettersi: “non abbandono, finché ho la maggioranza vado avanti” e “io ho tutelato la Regione”. Agenzia Dire+1
In parallelo, le opposizioni lo accusano di fare scaricabarile sulla Dc, sostenendo che proprio lui abbia gestito (e avallato) la “spartizione” di manager e assessorati che oggi finisce nelle carte giudiziarie. telemontekronio.it+2etnanews24.it+2
3. “Tirarsi fuori” è compatibile con gli scandali?
Dipende da che tipo di responsabilità stai guardando. Provo a separare i livelli.
a) Sul piano giudiziario
- Ad oggi Schifani non risulta indagato in questa inchiesta sugli appalti né in quelle principali citate dai media su questo filone.
- Le misure della Procura (richieste di arresti, perquisizioni, sequestri) colpiscono altri soggetti: ex governatore Cuffaro, Romano, dirigenti di ASP, alcuni esponenti di partito, ma non il presidente in carica. Quotidiano Sanità+2RaiNews+2
➡️ Su questo piano stretto (penale), il suo “tirarsi fuori” – cioè dire “io non c’entro come indagato” – è compatibile con lo stato attuale delle indagini: i fatti noti confermano che non è destinatario di provvedimenti giudiziari.
b) Sul piano politico e di responsabilità di governo
Qui il discorso cambia.
- La rete di indagati è interna alla sua maggioranza e a nomine del suo governo.
- La Dc di Cuffaro è un pilastro della coalizione regionale;
- altri indagati provengono da Lega, FdI, Mpa, cioè l’intero arco della sua maggioranza;
- molti dirigenti coinvolti sono stati nominati o confermati da atti del governo regionale attuale. La Sicilia+2livesicilia.it+2
- Schifani rivendica di aver “rimosso un sistema-partito”, ma quello stesso sistema operava dentro la sua compagine di governo da inizio legislatura. telemontekronio.it+1
- Le opposizioni, e una parte della stampa, sostengono che:
- il presidente non può presentarsi solo come “pompiere” arrivato dopo,
- perché è lui che ha costruito e tenuto insieme la coalizione, firmato deleghe, avallato nomine nella sanità e negli enti. La Sicilia+2telemontekronio.it+2
➡️ Su questo piano politico-istituzionale, il “mi tiro fuori” è più difficile da sostenere in modo pienamente coerente:
- non c’è al momento un coinvolgimento penale diretto,
- ma il “sistema” descritto nelle inchieste e nelle intercettazioni riguarda partiti, assessori, manager che fanno parte del suo campo e della macchina regionale che lui guida.
In altre parole:
- Giuridicamente oggi Schifani può dire: “non sono indagato, ho preso misure per tutelare l’istituzione” – e questo è compatibile con i dati noti.
- Politicamente, però, è difficile che riesca a risultare completamente esterno allo scandalo, perché:
- il “sistema” prospera dentro la maggioranza che lui ha scelto e tenuto insieme;
- le sue contromisure (rimozione assessori Dc, sospensioni, ecc.) arrivano dopo l’esplosione giudiziaria, non prima.
4. Come si può sintetizzare per un manifesto / discorso
Se ti serve per Avantinsieme, la formula onesta ma efficace potrebbe essere qualcosa del tipo:
- “Nessun avviso di garanzia a Schifani, ma un governo politicamente responsabile di aver tenuto in piedi il sistema che oggi finisce nelle carte delle Procure.”
Così separi chiaramente:
- la non colpevolezza penale presunta del singolo,
- dalla responsabilità politica complessiva del quadro che lui guida.
Se vuoi, nel prossimo messaggio posso aiutarti a trasformare questa analisi in:
- un pezzo di commento politico per il sito,
- oppure in 3–4 slogan grafici sintetici per i social di avantinsieme.it.
